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I 9 modi migliori per indirizzare traffico sulle tue landing page

[…]

La tua landing page ad alta conversione e la tua migliore offerta sono pronte per essere lanciate? Ottimo. Ora, quello di cui hai bisogno è iniziare a indirizzare verso di esse traffico di alta qualità.

Non sai come fare? Allora continua a leggere.

In questa guida, ti spiegheremo:

  • 9 modi di provata efficacia che ti aiuteranno a indirizzare traffico sulle tue landing page
  • Esempi e suggerimenti per sfruttarli al massimo
  • Pro e contro di ciascun metodo

Sei pronto? Cominciamo.

Un veloce riepilogo: che cos’è una landing page

Una landing page è una semplice pagina web creata con il solo scopo di convincere i visitatori a compiere una determinata azione: ad esempio a cliccare su un link, guardare un video o compilare un modulo di iscrizione online.

Le landing page, di norma, riguardano una sola offerta e includono un’unica CTA (Call To Action). Proprio grazie a questo obiettivo così mirato e specifico, le landing page ottengono spesso tassi di conversione a due cifre.

Vuoi imparare di più sulla creazione di landing page? Guarda questo veloce tutorial per vedere direttamente che aspetto questo processo con GetResponse:

Video tutorial that shows you how to create a landing page inside of GetResponse.

Qualche parola a proposito di GetResponse

GetResponse è una piattaforma completa di online marketing per aziende di qualunque dimensione, utilizzata da oltre 350.000 clienti in tutto il mondo.

Grazie a un vasto numero di funzionalità e soluzioni incorporate — tra cui landing page, webinar, email marketing, annunci Facebook e funnel di vendita — GetResponse offre tutto ciò che serve per costruire e promuovere le tue landing page.

Vuoi saperne di più? Iscriviti per una prova gratis di 30 giorni oggi

Promuovere una landing page sul tuo sito

Uno dei modi più semplici e veloci di indirizzare traffico sulla tua landing page – che in più è gratis – è promuoverla sul tuo sito.

È possibile scegliere di farlo su tutto il sito oppure solo su determinate pagine, che hanno il traffico più elevato.

Alcuni modi di farlo sono:

  • Aggiungere un modulo popup che promuove l’offerta contenuta nella tua landing page e che può comparire quando l’utente arriva sulla pagina, quando la scorre o sta per abbandonarla
  • Aggiungere una barra fissa che promuove la tua offerta in cima o in fondo alle pagine del tuo sito
  • Aggiungere dei banner che promuovono l’offerta all’interno degli articoli del tuo blog che riguardano lo stesso argomento
  • Aggiungere dei banner che promuovono l’offerta sulle tue pagine di ringraziamento, ad esempio dopo che un utente si è iscritto alla tua newsletter

Ecco un esempio del modo in cui Smart Insights ha utilizzato una barra fissa per promuovere il suo sistema RACE all’interno del blog dell’azienda.

Example of a fixed bar widget that can be used to promote your landing page offer.

Consiglio dell’esperto: Prendi nota di tutte le pagine su cui sta promuovendo la tua landing page. Questo ti farà risparmiare tempo e fatica, nel caso sia necessario aggiornare il link o eliminare del tutto la pagina.

Pro:

  • È facile da implementare
  • Ne hai il completo controllo

Contro:

  • Funziona solo se hai già traffico sul tuo sito
  • La portata è limitata al traffico già esistente

Uso organico dei social media

Un altro metodo gratuito di indirizzare traffico sulla tua landing page è promuoverla usando i social media in maniera organica.

Anche se i risultati ottenuti non saranno a livello del metodo precedente, si tratta comunque di una buona possibilità, soprattutto se non si dispone di un’estesa mailing list o se non si vuole investire in annunci a pagamento.

Questo metodo può essere particolarmente efficace se ha una rete sufficientemente ampia di amici e follower, pronti a interagire e a condividere i propri post.

Ecco cosa puoi fare:

  • Aggiornare le foto di copertina inserendovi il link e le informazioni relative all’offerta
  • Preparare una serie di post per i tuoi profili privati e le tue pagine aziendali che parlino di alcuni aspetti per i quali la tua offerta può risultare utile
  • Preparare una serie di post in cui poni alla tua audience una domanda collegata alla tua offerta
  • Realizzare un video live per Facebook che parli di argomenti collegati all’offerta
  • Registrare un analogo video e postarlo su LinkedIn e Twitter

Ecco un esempio di come è possibile promuovere i propri contenuti su un profilo personale di LinkedIn. L’esempio riguarda David Cacik di CloudTalk.io.

Example of how you could use your LinkedIn profile to promote your ebook and landing page.

Consiglio dell’esperto: Se il tuo target di pubblico è particolarmente attivo su Pinterest, potresti creare delle immagini contenenti il link al tuo sito, che possano essere pinnate e condivise. Pinterest ha un pubblico molto attivo e in fase di crescita. Inoltre, le immagini postate su Pinterest tendono ad avere un posizionamento elevato su Google.

Pro:

  • È gratis
  • Ne hai un sufficiente controllo

Contro:

  • Portata limitata
  • Richiede tempo

Altre letture:

Come scrivere brevi storie sui social social media per ottenere clic di migliore qualità
[in inglese]

Come indirizzare traffico sul tuo sito utilizzando lo strumento Inserzioni social di GetResponse
[in inglese]

Collaborare con altre aziende

Ecco un altro metodo rapido e vincente. Trova un brand partner che abbia un target di audience simile al tuo. A questo punto, effettuate insieme una campagna di co-marketing.

Ecco alcuni modi di procedere:

  • Promuovere le reciproche landing page attraverso una campagna di email
  • Promuovere le reciproche landing page attraverso i social media
  • Organizzare un webinar congiunto in cui promuovere assieme le reciproche offerte

Ciò che rende interessante questa tattica è che, sostanzialmente, è gratis, purché tu e il tuo partner vi accordiate a promuovere le reciproche offerte a target di audience di dimensioni analoghe.

In GetResponse, abbiamo utilizzato questo metodo riuscendo ad attrarre oltre 1000 iscritti in un solo giorno, grazie a una campagna di email inviata dal nostro partner Visme.

Di seguito puoi vedere l’email che è stata inviata da Visme e che è riuscita a farci ottenere questi ottimi risultati.

Example of an email campaign sent as part of our co-promotional campaign with Visme.

Come trovare un brand con cui collaborare:

Se non sai come individuare un partner adatto per un’azione di co-marketing, potresti chiedere direttamente al tuo pubblico. Chiedi loro quali altri marchi o pagine seguono è perché secondo loro hanno valore.

In alternativa, puoi verificare quali sono le categorie e la pagine che i follower del tuo brand seguono su Facebook. Per trovare queste informazioni, basta andare su Audience Insights nella Gestione inserzioni di Facebook.

Consiglio dell’esperto: Cerca di non usare troppo spesso questo metodo e solo per promuovere cose a cui sai che la tua audience è realmente interessata. Il rischio, infatti, è che i tuoi iscritti si infastidiscano e decidano di rinunciare alle tue comunicazioni di marketing.

Pro:

  • Risultati molto veloci
  • Praticamente gratis
  • Audience mirata

Contro:

  • Non si può usare troppo frequentemente
  • Funziona solo se si riesce a trovare un accordo adeguato con un brand partner

Interagire in gruppi, forum e siti di domande e risposte

Qui il concetto è molto semplice: essere attivi nei luoghi dove si trova il tuo target di audience.

In teoria, esistono gruppi per ogni genere di nicchia di mercato. La tua audience può trovarsi su Facebook, Quora o magari su Reddit: su qualunque sito si trovi, usalo per interagire e costruire relazioni con i contatti che ti interessano.

Attenzione però a non utilizzare questi siti semplicemente per piazzare un link alla tua landing page in ogni singolo post. È un comportamento poco apprezzato e l’unico risultato che otterrebbe è di farti escludere dal forum.

Il modo corretto di procedere è invece offrire aiuto e condividere contenuti pertinenti in merito alla discussione.

Diventa un membro attivo della community, senza inserire più link del necessario; ad esempio, usali solo nel tuo profilo e dove la loro presenza è effettivamente utile o significativa.

Un altro possibile approccio è quello di creare un contenuto ben fatto (con all’interno il link alla tua offerta) e chiedere se a qualcuno interessa avervi accesso diretto.

Quando gli utenti interessati rispondono, invia loro un messaggio diretto con il contenuto che gli avevi promesso.

Questa tattica è spesso utilizzata sia nei gruppi di Facebook che su LinkedIn.

Ecco un esempio di un tipico post di questo genere, inviato da Jono Petrohilos di Fitness Education Online:

Example of a content promo post featuring a mini course published on Facebook.

Un altro esempio, realizzato da Yam Regev di Zest, che ti dà un’idea di un possibile messaggio di follow up:

Example of a follow-up message you could send to those who've shown interest in your content.

Pro:

  • È gratis
  • Audience mirata

Contro:

  • Portata limitata
  • Richiede tempo
  • Se fatto male, rischia di essere considerato spam

Contribuire ad altre pubblicazioni, blog, webinar e podcast

Se il tuo brand è già conosciuto, un’idea potrebbe essere prendere parte ai podcast, webinar e blog organizzati da altri.

In questo modo, puoi raggiungere le audience di altri marchi e attirare visitatori sul tuo sito.

Quanto costa? Nella maggior parte dei casi, è gratis. L’unica cosa su cui devi concentrarti è fornire un reale valore alle audience che hai di fronte e contribuire a diffondere il passaparola sull’evento.

In alcuni casi, riuscirai anche a ottenere l’inserimento di un link alla tua landing page nelle note dell’evento o nel profilo dei partecipanti.

Ecco una schermata della newsletter Total Annarchy di Ann Handley, che mostra un esempio pratico dell’applicazione di questo concetto.

Showcasing all the webinars and events Ann Handley's taking part in – example from her email newsletter.

(hai notato a quanti eventi partecipa l’autrice?)

Questa situazione è vantaggiosa per tutti. Il brand che ospita il podcast o il webinar ottiene contenuti gratis da un esperto (tu) e tu ottieni pubblicità ed esposizione nei confronti della sua audience.

Ma come si fa a individuare queste occasioni? Puoi chiedere in giro nella tua rete di contatti, fare ricerche nei gruppi in cui sei attivo sui social o usare strumenti come Listen Notes, un motore di ricerca di podcast.

Come riuscire a comparire nei blog e nei podcast di altri:

Ci sono due cose da fare. Primo, cominciare a farsi notare da questi brand.

Commenta i loro contenuti e diventa un membro attivo delle loro community.

Secondo, contatta questi brand e altre persone che puoi conoscere nel settore per verificare la loro disponibilità a collaborare.

Ecco un esempio di un messaggio di contatto che abbiamo ricevuto su LinkedIn. Lo abbiamo trovato molto opportuno e discreto. Per farla breve, abbiamo iniziato a collaborare con Uscreen ad alcuni progetti interessanti.

Obraz zawierający zrzut ekranu

Opis wygenerowany automatycznie

Pro:

  • È gratis

Contro:

  • Funziona solo se si ha già un brand riconosciuto
  • Richiede tempo

Altre letture:

Come ottenere interviste sui podcast
[in inglese]

Webinar: cos’è e come funziona? La guida per principianti al Webinar Marketing
[in inglese]

Effettuare una campagna di annunci a pagamento

Gli annunci a pagamento presentano due notevoli vantaggi:

1) i loro risultati sono rapidi e immediati

2) i contatti che riescono a raggiungere sono potenzialmente illimitati.

Lo svantaggio? Non sono gratis.

Se non hai ancora effettuato campagne di annunci a pagamento su Facebook o Google, la cosa più importante da tenere presente è che sono un investimento e, in quanto tali, devono generare un ritorno.

Nell’impostare la tua campagna di annunci, devi fare attenzione al costo di acquisizione di nuovi lead e alla percentuale di essi che verrà convertita.

Solo basandoti su queste cifre, potrai determinare se il ROAS (ritorno dell’investimento pubblicitario) è positivo.

All’inizio, questo processo può apparire difficoltoso. Ma basta avere un budget di soli 50 € per testare tattiche differenti, capire come funziona il meccanismo di Facebook e concludere quali risultati si può ragionevolmente prevedere di ottenere.

Ecco alcune idee da cui partire:

  • Crea una campagna di retargeting su Facebook o Google mirata alle persone che hanno visitato il tuo sito negli ultimi 28 giorni, ma che non hanno generato una conversione
  • Crea una campagna di retargeting su Facebook o Google mirata alle persone che hanno visitato la tua landing page negli ultimi 7 giorni, ma che non hanno generato una conversione
  • Se possiedi un’audience già esistente (es. clienti, persone che si sono iscritte a una delle tue offerte), inizia dalla creazione di una Lookalike Audience (Facebook) o di un segmento di Pubblico simile (Google) e mira la tua campagna a persone affini a tale audience
  • Crea un’audience personalizzata su Facebook sulla base di criteri a tua scelta (es. interessi, settore a cui appartengono, ruolo in azienda, luogo)
  • Crea un’audience personalizzata su Google sulla base di un elenco di URL che potrebbero interessare la tua audience, e che può includere anche le pagine dei tuoi concorrenti

Ecco un paio di annunci pubblicitari che ci è capitato di vedere ultimamente e che ci sembra funzionino particolarmente bene:

A successful ad with the use of Facebook Pixel.
Source
An ecommerce Fb ad example.
Source

Tieni presente che non tutti gli annunci pubblicitari devono per forza far arrivare direttamente visitatori sulla tua landing page.

Se possiedi contenuti come articoli, video, e-book o webinar, puoi iniziare mirando la tua campagna a un’audience molto ampia, massimizzando la portata di contatti raggiunti.

Dopo aver mostrato diversi contenuti allo stesso gruppo di persone, puoi mirare quelle con un engagement maggiore per mezzo di un annuncio finalizzato a generare conversioni o ad avviare il processo di pagamento.

In questo modo potrai proporre la tua offerta ai lead che hanno già un certo grado di relazione con te e, di conseguenza, maggiori probabilità di conversione.

Consiglio dell’esperto: Se è la prima volta che usi le inserzioni di Facebook e desideri massimizzare il tuo ROAS, inizia con una campagna di retargeting. In questo modo ti concentrerai sui lead che hanno la massima possibilità di conversione (es. persone che hanno visitato la tua pagina negli ultimi 7 giorni ma non hanno ancora acquistato) e che sono più economici da acquisire. Nel farlo, ricordati di installare il pixel di Facebook e inizia così ad alimentare l’algoritmo di Facebook con dati che ti saranno utili per ottimizzare le tue future campagne di annunci pubblicitari.

Pro:

  • Portata di contatti molto elevata
  • Risultati molto veloci

Contro:

  • Ha un costo in denaro

Altre letture:

Come progettare inserzioni Facebook in GetResponse
[in inglese]

13 esempi di inserzioni di e-commerce su Facebook per ispirare la tua campagna social
[in inglese]

Inviare un mailing alla tua audience

Non tutte le landing page hanno lo scopo di generare nuovi lead.

A volte una landing page serve solo per trasformare i lead già esistenti, convertendoli in clienti a pagamento. È a questo punto che entrano in gioco le email.

Esistono due modi di utilizzarle.

È possibile inviare manualmente una campagna di email (o più) e valutare il lavoro fatto. Oppure puoi creare una campagna di drip mailing che promuova più volte la tua offerta.

Il primo tipo di campagna è più rapido da effettuare, ma il secondo tende a generare migliori risultati a lungo termine.

Inoltre, in qualunque punto un nuovo lead si iscriva, la campagna drip gli proporrà automaticamente la tua offerta.

Ecco un esempio dell’email di una campagna drip che utilizziamo per promuovere i nostri contenuti in GetResponse Resources. Nonostante aggiorniamo queste email solo ogni qualche mese, esse continuano a indirizzare traffico sulle nostre pagine, anche mentre dormiamo:

Welcome email sent to those who've signed up for the GetResponse Resources content.

Pro:

  • Facilissimo da implementare
  • Ne hai il pieno controllo
  • È gratis se usi già una piattaforma di email marketing

Contro:

  • Si può usare solo per mirare ai lead già esistenti

Altre letture:

Guida alle campagne di drip mailing
[in inglese]

Come pianificare e inviare la tua prima campagna email
[in inglese]

Puntare sul content marketing

Il content marketing consiste nella creazione e promozione di materiali informativi o didattici, che costruiscano le tue relazioni e vendano i tuoi prodotti a lungo termine.

Se crei dei contenuti molto apprezzati dai tuoi lettori e strutturati secondo le best practice di SEO, è probabile che siano in grado di attrarre un buon volume di traffico organico.

Esistono vari tipi di contenuti, tra i quali articoli, e-book, webinar e podcast.

Ma se già produci contenuti di qualità, in che modo puoi riuscire a sfruttarli per trarne vantaggio?

Un modo molto semplice è promuovere la tua offerta (e la relativa landing page) all’interno dei tuoi contenuti.

Così facendo, si ottiene una sinergia, indirizzando sia traffico sui propri contenuti che convertendo tale traffico in lead. Che è esattamente ciò per cui è fatto il content marketing.

Ecco in che modo abbiamo usato un popup mirato per promuovere la landing page di un webinar che abbiamo organizzato all’interno dei nostri articoli con traffico elevato.

Example of a targeted pop-up used to promote a webinar.

Ecco invece un esempio di come abbiamo promosso alcuni dei nostri e-book durante i nostri webinar di Marketing automation.

Image showing how we promoted our ebooks during a webinar.

Consiglio dell’esperto: Se non si hanno già dei contenuti con un buon posizionamento sui motori di ricerca, è bene riflettere sul tipo di contenuti da sviluppare per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. In una nicchia molto competitiva, invece di scrivere articoli, potrebbe essere conveniente concentrarsi sui video (es. live streaming su Facebook, YouTube).

Consiglio dell’esperto 2: Per estendere la vita utile dei tuoi contenuti, potresti piazzarli su altri siti o riutilizzarli in altra forma.

Nel primo caso, la cosiddetta “content syndication” consiste nella condivisione dei tuoi contenuti esistenti con piattaforme di terzi, come media, growth hacker o reddit.

Nel secondo caso invece, il “content repurposing” consiste nel confezionare i tuoi contenuti esistenti in un diverso formato.

Ad esempio, si può riutilizzare un articolo del blog trasformandolo in un video o in un’infografica, per dargli una seconda vita su Pinterest.

Entrambe queste tattiche possono essere utili per favorire il passaparola e attrarre più visitatori sul tuo sito.

Pro:

  • Facilissimo da implementare
  • Pieno controllo

Contro:

  • Richiede di avere già dei contenuti
  • Richiede tempo

Altri metodi diffusi

Come forse avrai notato, non abbiamo preso in considerazione tutti i metodi diffusi per indirizzare traffico sulle landing page.

Abbiamo infatti deciso di concentrarci su quelli più promettenti, che si possono mettere in pratica anche senza avere grandi budget di marketing.

Comunque, a questo punto, è forse il caso di spendere qualche parola su un paio di tattiche di cui probabilmente hai sentito parlare a proposito di landing page. Si tratta del SEO e dei Solo ads.

Ecco cosa c’è da sapere sull’argomento:

SEO

Anche se tutti siamo grandi sostenitori del SEO, ci sono situazioni in cui non è necessario concentrarsi troppo su questo aspetto.

È il caso, tipicamente, di quando si stanno costruendo delle landing page per il traffico in uscita (es. da inserzioni a pagamento) o per un progetto veloce (es. un webinar occasionale a sé stante).

Se, invece, la tua landing page ha l’obiettivo di indirizzare sia traffico in entrata che in uscita, e la tua offerta ha una validità di diversi mesi, sarà il caso di prendere in considerazione anche il SEO.

Sarà allora necessario effettuare prima una ricerca SEO e, quindi, costruire la propria landing page sulla base dei risultati di tale ricerca.

La struttura, il contenuto e il messaggio della tua pagina devono essere orientati da ciò che scoprirai su chi è il tuo target di audience, qual è il suo intento di ricerca e quali sono i problemi che gli stanno a cuore. In aggiunta a questo, una ricerca sui trend di mercato del SEO può aiutarti a scegliere il momento migliore per pubblicare la tua pagina, corrispondente al picco della domanda dell’audience.

Solo ads

Gli esperti di online marketing spesso consigliano i Solo ads come il modo migliore di indirizzare traffico sulle landing page. Tuttavia, sulla base della nostra esperienza, non ci sentiamo di concordare con questo suggerimento.

L’idea che sta dietro ai Solo ads è quella di pagare il relativo fornitore per promuovere la tua landing page agli iscritti alla sua mailing list. Il fornitore ti garantisce un determinato numero di clic sulla tua pagina, a fronte del pagamento di una somma di denaro corrispondente.

Il problema di questo tipo di approccio è la qualità del traffico che, in molti casi, non è buona, mentre il cliente non ha alcun controllo su chi vede effettivamente la sua offerta. Alla fine, magari potrai avere molti clic o anche iscrizioni, ma molto probabilmente poche vendite. Non puoi sapere se i clic provengono da utenti reali, né se questi utenti erano veramente interessati al tipo di prodotto o servizio che vendi. Potrebbero anche aver ricevuto diverse offerte simili alla tua prima dell’email contenente il tuo annuncio pubblicitario.

Se vuoi, naturalmente, puoi provare anche questo metodo, ma noi non te lo consigliamo.

In sintesi

Ora che sai come indirizzare traffico sulle tue landing page, è il momento di scegliere i metodi da cui vuoi partire.

È possibile che le risorse o il tempo che hai a disposizione non ti consentano di provare subito tutti i metodi. Ecco perché nella tabella seguente abbiamo riassunto tutti i pro e i contro di ciascuno di essi.

Inoltre, abbiamo anche preparato una matrice per aiutarti a visualizzare meglio dove si collocano i vari metodi in termini di rapporto tra impatto potenziale e costo (budget + tempo).

Promozione delle landing page: relazione tra impatto potenziale e costo

1. Promuovere le landing page sulle tue pagine con traffico elevato

2. Uso organico dei social media

3. Collaborare con altri brand

4. Interagire in forum e siti di domande e risposte

5. Contribuire ad altre pubblicazioni

6. Inserzioni a pagamento

7. Inviare un mailing alla tua audience

8. Content marketing

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