È finita l’era degli affiliate blog e dei siti internet creati con lo scopo di guadagnare grazie alle affiliazioni? Il 2024 per i proprietari di blog e siti Internet che monetizzavano principalmente con il traffico organico (ovvero con il traffico proveniente dai motori di ricerca) è stato un anno a dir poco devastante.
La versione ufficiale dice che il core update di marzo 2024 rilasciato da Google aveva come obiettivo quello di:
- combattere i contenuti di scarsa qualità;
- identificare e contrastare i contenuti realizzati con AI (vedi la miriade di contenuti pubblicati con ChatGPT);
- rilasciare una nuova spam policies al fine di penalizzare le attività viste come manipolative.
In pochi sanno che tutto risale al lontano agosto 2022, quando Google ha rilasciato forse il suo primo helpful content update, anzi per l’esattezza al 2021, quando è stato per la prima volta pubblicato su Google search central un contenuto (poi aggiornato nel 2022) intitolato “Cosa devono sapere i creatori di contenuti sull’aggiornamento dei contenuti utili di Google di agosto 2022“.
Per farla breve, l’ultimo aggiornamento, secondo alcuni dati ufficiali, sembra abbia portato ad una riduzione del 45% dei contenuti di scarsa qualità mostrati nelle prime pagine dei motori di ricerca.
Qui una precisazione è d’obbligo: quando si guarda a percentuali e dati bisogna tenere in considerazione che il mercato italiano è differente dal mercato US, e per molti, il core update di marzo ha portato più danni che benefici.
Gli effetti dello Spam Update sull’Affiliate italiano
Cosa è successo? Quando il core update è stato rilasciato anche per il mercato italiano – dai primi giorni di marzo – tantissimi siti web hanno avuto un drop molto importante (in alcuni casi si parla di deincidizzazione dei risultati di ricerca per bassa qualità dei contenuti).
Fra le modifiche che sono state apportate durante quest’aggiornamento, oltre ai contenuti di scarsa qualità, sono state introdotte nuove policies anti spam e soprattutto sono stati introdotti nuovi criteri qualitativi e di analisi su:
- Reputazione dei siti internet
- Domini scaduti/recuperati
Tutto questo ha messo in difficoltà moltissimi affiliate marketer e blogger che sono arrivati alla conclusione che gli affiliate blog sono finiti per sempre…
Ma è davvero così?
Negli ultimi mesi mi sono confrontato con diversi colleghi, blogger, SEO e devo dire che molti hanno “gettato la spugna” convinti che ormai sia stata tracciata una rotta ben precisa da Google.
Questo sicuramente è vero, ma bisogna imparare ad adattarsi ai cambiamenti, e in questo modo gli affiliate blog potranno continuare a esistere.
Con l’update di marzo 2024 Google non annuncerà altri nuovi helpful content update perché il sistema è adesso integrato nel core update, cosa fare dunque se il tuo sito o il tuo blog ha subito quest’ultimo aggiornamento con un crollo del traffico?
Qualità dei contenuti
Premesso che un crollo del traffico non indica necessariamente un problema alle tue pagine, non ci sono azioni specifiche che si possono fare se non quelle che tanti professionisti mettono già in atto da tempo:
- valutazione continua dei contenuti pubblicati in termini di valore, rilevanza e aggiornamento;
- revisione dei contenuti obsoleti, accorpamento dei contenuti in modo da creare nuovi contenuti migliori e più completi/utili;
- rimozione di contenuti auto-generati, spammosi, scritti con il solo obiettivo di spingere il posizionamento del sito stesso.
A proposito di quest’ultimo punto, di fatto sono stati colpiti tutti quei contenuti creati con il solo fine di posizionarsi sui motori di ricerca senza dare un reale valore all’utente finale. E mi vengono in mente, a tal proposito, tutti quei siti con contenuti “Migliori nome elettrodomestico” con la classifica dei best seller di Amazon, pratica utilizzata per diversi anni da molti affiliati che oggi chiaramente non funziona più.
Il concetto è che a subire maggiormente questo update sono tutti quei siti di bassa qualità, i siti auto generati o semi automatici con contenuti che non danno nessun reale valore all’utente finale.
Non è un problema di affiliate blog quindi, ma di qualità degli affiliate blog!
Utilizzo di domani scaduti/recuperati
Sono tanti gli affiliate marketer che giustamente hanno sfruttato negli anni alcune “lacune” o “sviste” dell’algoritmo, incluso l’utilizzo di domini scaduti e poi recuperati con il fine di monetizzare con le affiliazioni o vendendo link.
La pratica di acquistare domini scaduti e ripopolarli di contenuti con tanti link affiliati con il fine di ricevere una spinta in termini di posizionamento grazie all’autorevolezza del dominio scaduto oggi non funziona più bene come prima, ed in questi casi i contenuti di bassa qualità vengono praticamente considerati al pari dello spam.
Fatta una panoramica dello stato dell’arte possiamo provare a capire insieme come creare contenuti e affiliate blog che si posizionano e che portano risultati oggi.
Come creare contenuti per l’Affiliate Marketing nell’era dello Spam Update
Da sempre a fare la differenza è la qualità (anche se i motori di ricerca non sono perfetti e non sempre ai primi posti delle SERP si trovano contenuti di alta qualità).
Metti al centro la TUA esperienza
Quello su cui possiamo puntare è sicuramente sui contenuti originali che si distinguono da tutti gli altri perché unici ed utili per gli utenti finali…
Come è possibile tutto questo?
Mettendo in campo la nostra esperienza personale: che siano recensioni reali di prodotti che abbiamo acquistato o servizi che utilizziamo, attraverso il nostro punto di vista e la nostra prospettiva possiamo differenziarci dalla concorrenza e soprattutto dai contenuti tutti uguali che oggi popolano il web.
Dare dati e informazioni reali sull’esperienza d’uso, i pregi e i difetti di un prodotto, aiutare le persone a prendere decisioni più consapevoli, a risolvere problemi reali spiegando come noi abbiamo risolto un nostro problema, può davvero fare la differenza..
E a proposito di spiegare come noi abbiamo risolto un problema, ancora oggi gli how to funzionano se sono fatti bene: se conosci i miei blog o il mio canale YouTube sai che spesso racconto la mia esperienza (che sia un viaggio, un prodotto tecnologico o qualcosa legato al mondo della finanza personale, del business e del marketing), contenuti come la mia recensione dello Switchbot Hub mini, dove spiego perché ho comprato questo dispositivo e quale problema mi ha aiutato a risolvere vengono premiati non solo da Google, ma soprattutto dagli utenti perché sono video concreti, utili e di qualità.
Conosci veramente il prodotto che stai recensendo?
A funzionare oggi con l’affiliate marketing sono le comparazioni (prodotto A vs prodotto B), ma farle richiede competenze, tempo e conoscenza del prodotto/servizio di cui si parla: le comparazioni automatizzate oggi non funzionano più, ancora una volta ci vuole unicità, una voce reale, autorevole che possa aiutare l’utente finale.
Prendiamo come esempio l’Affiliazione GetResponse: solo conoscendo esattamente come funziona il suo programma di affiliazione possiamo creare un contenuto di valore per gli utenti e spiegare come sfruttare al massimo questa opportunità, come ho fatto in questo video sul mio canale YouTube:
Contenuti giusti per il pubblico giusto… nei canali giusti
È molto importante inoltre tenere a mente che non sempre è necessario generare migliaia o decine di migliaia di visite o visualizzazioni per ottenere risultati, a volte basta intercettare un pubblico più ristretto ma estremamente interessato per riuscire a convertire e quindi guadagnare con le affiliazioni, poi ovviamente più utenti interessati raggiungiamo e maggiori saranno potenzialmente i nostri guadagni!
A questo si deve poi aggiungere una migliore distribuzione dei contenuti: oggi pubblicare su un blog forse non basta più, specie se non si è lavorato sul brand o sul personal brand.
Oggi i contenuti vanno distribuiti sui vari canali dove le persone spendono la maggior parte del tempo.
Declinare una recensione in un contenuto per il blog, un video per YouTube, un reel, … è fondamentale per una migliore distribuzione dei contenuti e di conseguenza per poter intercettare un maggior numero di persone e continuare a prosperare con l’affiliate marketing.
Da non sottovalutare inoltre, a proposito di distribuzione dei contenuti, l’importanza di creare una mailing list e comunicare tramite una newsletter in modo da raggiungere direttamente le persone che hanno già visitato il nostro sito internet/blog e hanno dimostrato interesse verso i nostri contenuti, per quello sicuramente Getresponse ci può dare una grandissima mano grazie ad una suite completa, semplice da utilizzare e ricca di funzionalità e strumenti.
Scegli un programma in linea con gli ovbiettivi
L’affiliate marketing dunque ancora oggi è una ottima opportunità di business e i modi per lavorare con le affiliazioni sono numerosi: non solo blog e siti internet ma anche video, media buying ed email marketing. Ovviamente, alla base di tutto è molto importante scegliere con attenzione i giusti programmi di affiliazione e i network di affiliazione con cui lavorare, selezionando prodotti in linea con le nostre competenze, il budget e i bisogni del nostro pubblico di riferimento.
Se non sai da dove cominciare con l’affiliate marketing, trovi qui un articolo con una selezione di alcuni fra i migliori programmi di affiliazione e sul mio blog di Monetizzando, tanti contenuti a tema.
Si potrebbe parlare a lungo di quest’argomento e probabilmente un solo articolo non basterebbe, spero però di aver dato in queste righe una serie di spunti utili ed interessanti per tutti quegli affiliate marketer che vorrebbero capire come lavorare oggi con le affiliazioni ed i blog/siti web.